RICCARDO III
195 min
Genere: Drammatico
Lingua: VERSIONE ORIGINALE SOTTOTITOLATA
Regia: R. Goold
Con: R. Fiennes, V. Redgrave
Riccardo III si colloca tra le opere giovanili di William Shakespeare e, secondo gli studiosi, venne composta presumibilmente nel periodo 1592-93. È proprio Riccardo III colui che, dopo aver perso la battaglia di Bosworth, pronuncia una delle frasi più celebri di tutta la produzione del drammaturgo di Stratford-upon-Avon, «Un cavallo, un cavallo! Il mio regno per un cavallo!».
Fratello di re Edoardo IV, per ottenere la corona Riccardo, duca di Gloucester, è disposto a tutto. Non esita così a uccidere il fratello maggiore e alla morte del re, assume il ruolo di protettore del regno e reggente, in attesa che il figlio e legittimo successore raggiunga la maggiore età. Ma una volta conquistato, il potere va mantenuto e ai primi crimini se ne devono sommare altri. Finché proprio chi li ha compiuti non ne diventa la vittima.
La tragedia, uno dei capolavori teatrali di tutti i tempi, è incentrata su questa potentissima figura di eroe negativo: un sinistro superuomo rinascimentale malato di egocentrismo e brama di potere. E racconta l'orrore senza tempo della crudeltà e la fascinazione perversa del sangue.
195 min
Genere: Drammatico
Lingua: VERSIONE ORIGINALE SOTTOTITOLATA
Regia: R. Goold
Con: R. Fiennes, V. Redgrave
Riccardo III si colloca tra le opere giovanili di William Shakespeare e, secondo gli studiosi, venne composta presumibilmente nel periodo 1592-93. È proprio Riccardo III colui che, dopo aver perso la battaglia di Bosworth, pronuncia una delle frasi più celebri di tutta la produzione del drammaturgo di Stratford-upon-Avon, «Un cavallo, un cavallo! Il mio regno per un cavallo!».
Fratello di re Edoardo IV, per ottenere la corona Riccardo, duca di Gloucester, è disposto a tutto. Non esita così a uccidere il fratello maggiore e alla morte del re, assume il ruolo di protettore del regno e reggente, in attesa che il figlio e legittimo successore raggiunga la maggiore età. Ma una volta conquistato, il potere va mantenuto e ai primi crimini se ne devono sommare altri. Finché proprio chi li ha compiuti non ne diventa la vittima.
La tragedia, uno dei capolavori teatrali di tutti i tempi, è incentrata su questa potentissima figura di eroe negativo: un sinistro superuomo rinascimentale malato di egocentrismo e brama di potere. E racconta l'orrore senza tempo della crudeltà e la fascinazione perversa del sangue.